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Il lavoro dell'editore rappresenta una delle componenti essenziali della vita musicale e dello spettacolo, ma è venuto accentuando la sua importanza nel corso dell'Ottocento, fino a diventare il perno di un sistema che coinvolge didattica, prassi esecutiva, mercato e diritto d'autore. L'Italia è stata sino al 1900 una delle prime nazioni al mondo nell'ambito dell'editoria musicale, ma ha poi ceduto il passo ai grossi gruppi industriali euroamericani e giapponesi. Con una bella, rara eccezione: la Curci, che invece oggi festeggia 150 anni di vita, con un libro che ne ripercorre le tappe fondamentali. Nata a Napoli e inizialmente impegnata nella vendita degli strumenti musicali, l'impresa dei Fratelli Curci, divenuta poi editrice, ha saputo cogliere i segni dei mutamenti epocali in atto, sviluppando un'intensa attività produttiva nell'ambito della musica classica così come di quella popolare. Fantasia napoletana e senso degli affari meneghino, emblematica sintesi di una nazione, la storia della Curci è una storia italiana in cui cultura, pensiero, spirito imprenditoriale e responsabilità civile si coniugano in un unico obiettivo, ancora oggi perseguito con fierezza, talento e passione.